Grotte dei Saraceni
Nella borgata di Moleto si trovano le misteriose Grotte dei Saraceni.
Per molti anni la gente scavò nella zona delle cave di Moleto alla ricerca del presunto tesoro dei Saraceni che nessuno mai trovò. Le leggende narrano di nascondigli di feroci califfi che sgozzavano i prigionieri che non pagavano i riscatti; narrano anche di tesori nascosti e della maga Alcina che compare nella valle in alcuni periodi dell’anno, a protezione del tesoro. Si narra inoltre di un suggestivo lago sotterraneo, di uno sviluppo di grotte stimato di oltre cinque chilometri. La mappa delle Grotte e la descrizione dei ritrovamenti, eseguita nel 1600 dal Conte Mola, è andata distrutta, si dice per mano del signor Maschera, giovane studente universitario, che la scoprì in un libro della biblioteca di Casale.
Fonti storiche narrano che il Conte Mola, abitante all’epoca nel castello di Ottiglio, ritenendo non maturi i tempi per portare alla luce il tesoro, lo avesse nascosto in un altro vano delle Grotte e avesse ucciso il servo che lo aiutò. Si narra inoltre che lo stesso Conte avesse inciso delle epigrafi su alcuni mattoni in tufo del muro del castello in forma di indovinello per individuare il nascondiglio del tesoro. Una di queste si trova ora sulla facciata della chiesa parrocchiale di San Germano, in quanto alcuni mattoni del castello furono utilizzati per la ricostruzione della chiesa nel XVIII secolo.
DATI PRINCIPALI
Grotte dei Saraceni
15038 Ottiglio – Località Moleto