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VENTO, il progetto della dorsale cicloturistica più lunga d’Italia

VENTO è il progetto di una dorsale cicloturistica da VENezia a TOrino lungo il fiume Po, passando per Milano EXPO 2015.
La pista ciclabile diviene, nella prospettiva assunta dal progetto VENTO, quell’infrastruttura che consente a tanti di fare esperienza itinerante di paesaggio nella valle del fiume Po, dischiudendo ai loro occhi luoghi che la consuetudine dello spostamento veloce e motorizzato ha via via marginalizzato, ma che invece sono ricchi e densi di cultura. La bicicletta diviene allora il mezzo attraverso il quale invitare centinaia di migliaia di visitatori a scoprire natura, paesaggio, arte, cultura e cibo, lungo un territorio che attraversa longitudinalmente l’intero nord Italia.
Un’idea di cicloturismo alta e inclusiva può divenire una inedita e sostenibile idea di sviluppo locale e territoriale, una concreta e stabile occasione di occupazione e rilancio economico distribuito nei territori attraversati. VENTO è un progetto culturale e di nuova occupazione, serio e innovativo. A basso costo e ad alto rendimento sociale e culturale.
VENTO non è un progetto locale, ma un progetto del Paese: i 679 km di ciclabile, sono anche 679 km di green economy, di green jobs e di potenziale crescita dell’economia. Si pensi che i 40.000 km di ciclabili tedesche producono 4 miliardi di indotto all’anno, stabilmente e solo per cicloturismo (tutto il settore bici arriva a 16). Centinaia di migliaia di cicloturisti potrebbero pedalare lungo VENTO, divenendo il motore per tante economie diffuse: per le 12.000 aziende agricole vicine al tracciato, per le già 300 attività ricettive, per le oltre 2.000 attività commerciali. VENTO è una vera green economy capace di generare fino a 2.000 nuovi posti di lavoro e diffondere benessere sano in territori che oggi versano in grande sofferenza perché dimenticati dalle solite retoriche di crescita.
In parte VENTO già esiste, in parte basterebbero accordi politici e tecnici per poter utilizzare gli argini. Solo in piccola parte la ciclabile deve essere realizzata ex novo o messa in sicurezza attraverso interventi rilevanti. Già nel 2015, contestualmente all’apertura di EXPO, si potrebbero inaugurare alcune tratte di VENTO, la ciclabile più lunga del sud Europa. Per realizzare VENTO occorrono poco più di 80 milioni di euro (questa è la spesa stimata in opere, ed equivale allo 0.01% della spesa pubblica annuale, o ancora al costo di 2-3 km di autostrada). Ma soprattutto occorre l’impegno dello Stato, di 4 regioni, di 12 province, degli enti fluviali, dei comuni attraversati, coordinati da un soggetto unico. L’indotto che ogni anno si potrebbe produrre è pari a 100 milioni di euro. Per sempre.
VENTO non si ferma qui. Potrebbe crescere collegandosi con altre grandi ciclabili (Brennero- Peschiera-Mantova, Mantova-Ferrara-Adriatico, etc.) e raddoppiando sulla sponda opposta del Po. Sono infinite le potenzialità. Ancor più infinite se si pensa che VENTO è collegato al treno e alla navigazione fluviale. VENTO si offre come dorsale principale capace di interconnettersi ai flussi su scala nazionale e internazionale. VENTO dà attuazione a parte di uno dei tracciati Eurovelo, l’itinerario n. 8 Mediterranean Route, e rappresenta l’evoluzione naturale in chiave infrastrutturata e con elevati standard di sicurezza della ciclovia n. 2 della rete Bicitalia.
Il cicloturismo è una politica culturale che prende forma attraverso appositi investimenti infrastrutturali. Sono anche queste le opere pubbliche grandi sulle quali un Paese deve investire, aprendo una nuova stagione infrastrutturale.
Perchè il Tour
Dal 6 al 15 giugno il Politecnico di Milano pedalerà lungo il tracciato di VENTO fermandosi nelle piazze dei tanti centri attraversati per raccontare perchè VENTO è un progetto che fa bene all’Italia e quali sono le potenzialità del cicloturismo a cittadini, imprese del territorio, associazioni, amministrazioni e a tutti coloro che vorranno partecipare agli eventi in programma. Attraverso il Tour si vuole anche consolidare e rafforzare la richiesta alle istituzioni centrali e regionali affinchè si realizzi VENTO!

Programma delle prime due tappe

• Prologo | Venerdì 06.06
MONCALIERI
dalle ore 16.30 alle 24.00
• 1° tappa | Sabato 07.06
MONCALIERI > TORINO > TRINO | Km10+65
Moncalieri ore 8.30 – Torino ore 11.30-13.30 – Trino dalle 17.30
• 2° tappa | Domenica 08.06
TRINO > VALENZA > BELGIOIOSO | Km45+20
Valenza ore 12.00-15.00 – Belgioioso dalle ore 18.30
• 3° tappa | Lunedì 09.06

I dettagli del programma sul sito www.progetto.vento.polimi.it
Le campagne di adesione
Oltre 3.600 cittadini hanno aderito a VENTO da tutta Italia chiedendo di realizzare presto la ciclabile! Accanto a loro hanno aderito a VENTO quasi 200 tra istituzioni (comuni, province, parchi, agenzie…) e associazioni nazionali e locali.
Questa spinta dal basso ha spinto VENTO in alto, facendolo di fatto divenire un progetto di rilevanza nazionale e di interesse generale come riconosciuto da Agenda Italia 2015, dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali che, tra l’altro, hanno conferito il proprio patrocinio all’edizione 2014 del VENTO Bici Tour.
Oltre alla campagna di raccolta adesioni, i soggetti di natura istituzionale possono sottoscrivere il Protocollo di Intesa VENTO che sancisce un impegno formale finalizzato a generare le migliori condizioni tecniche e amministrative che consentano di realizzare l’infrastruttura. A oggi il Protocollo ha raccolto oltre 70 firme di comuni, parchi, province e altre autorità, e l’augurio è che nelle tappe del Tour altrettanti enti sottoscrivano l’Intesa!

Sul sito del progetto è possibile consultare l’elenco degli aderenti e si trovano descritte le modalità per:
• aderire a VENTO come cittadini,
• aderire a VENTO come istituzioni e associazioni,
• firmare il Protocollo di Intesa.
L’adesione non è onerosa!

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